La nostra inchiesta sull’ex Jolly Hotel non finisce qui, nei prossimi giorni vi aggiorneremo sugli ulteriori sviluppi che questa vicenda sta prendendo. Sviluppi, vi anticipiamo, particolarmente interessanti. Poiché la storia è complessa, prima di ricominciare, abbiamo deciso di riportare per intero le 5 puntate del nostro reportage. Per chi non l’avesse ancora fatto, buona lettura. Per chi l’ha già fatto “repetita iuvant” direbbero gli antichi romani.
PS: un sentito ringraziamento va al Corriere del Mezzogiorno, con cui è sempre un piacere collaborare!!!
Prima puntata
L’ex Jolly Hotel, di vendita in vendita, finisce a Milano in mano alla Sist srl (leggi)
Seconda puntata
Affarissimo Jolly Hotel: ramo d’azienda venduto a Sist per 160 mila euro!!! (leggi)
Terza puntata
Per Salid il Jolly Hotel, o meglio il 20% del Crescent, “non era conveniente”!!! (leggi)
Quarta puntata
Crescent, Sist fa la guerra al Comune: chiesti 13 milioni di euro di danni (leggi)
Quinta puntata
Sist attacca il Comune perché obbligata alla “retrocessione” del bene Jolly (leggi)
Anche il Corriere chiude il cerchio: la Sist rivende il Jolly Hotel ai vecchi proprietari (leggi)
Nella lite-contenzioso tra Sist srl e Comune di Salerno ci siamo lasciati con una domanda senza risposta: perché Sviluppo immobiliare Santa Teresa mette a rischio un investimento di portata milionaria, ovvero il 20% del Crescent, per qualche decina di metri quadri mancanti, per un diritto di prelazione su alcune «particelle costituenti l’area di sedime» del palazzone? La soluzione alla domanda ce la fornisce proprio la delibera di giunta 969 del 3 settembre quando si parla di “mancata retrocessione”, che naturalmente non ha nulla a che fare con il calcio.